Le origini del Cioccolato, tra Maya, Giaguari e falsi miracoli

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Lo gusti in tutte le salse, ma ti sei mai fermato a chiederti dove è nato il cioccolato? E quando? E perché? No? Per fare ammenda puoi andare a confessarti, sfondarti di cioccolato o leggere questo articolo.

Il periodo Maya

Teobroma cacao” è il nome scientifico del cioccolato, che significa letteralmente “cibo degli dei”. Le origini del cioccolato risalgono al periodo Maya, che riservavano il suo consumo solo a sovrani, nobili e i guerrieri... insomma le classi privilegiate, tutti gli altri che volevano provare l'effetto elettrizzante del cacao in bocca, andavano a combattere con i giaguari a mani nude. Non fu questo il motivo dell'estinzione dei Maya, ma poco ci mancò.

L’arrivo in Europa

Nel corso del 1600 il cioccolato diventa un lusso diffuso tra i nobili d’Europa grazie a Cristoforo Colombo che porta la pianta del cacao in Europa. Fino a tutto il XVIII secolo il cioccolato viene considerato una bevanda virtuosa con proprietà mediche se non addirittura miracolose: la leggenda narra di morti resuscitati mangiando il cioccolato (l’angolo dello scettico: ma come lo masticavano se erano morti?).

E oggi?

Oggi il cioccolato non è più cibo per l’élite, ma prelibatezza di massa! Mangiare cioccolato è un’esperienza sensoriale a 360° che conquista tutti i sensi: il suo gusto è dolce come la vita oppure amaro come la vita, dipende da che vita avete avuto. Il fondente è il più pregiato tra i cioccolati e si riconosce per il suo inconfondibile gusto dolce che lascia una nota di amaro in bocca. Un’esperienza inebriante da provare e riprovare… cosa aspetti?

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Buona cioccolata a tutti!